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Il video marketing nel mondo vino è semplice

Marco

Wine Video Marketing

Mi contraddico subito perché temo pericolosi fraintendimenti. Nulla è semplice nella comunicazione digitale. Tutto richiede cura, attenzione, consapevolezza, impegno, risorse e visione. Ma, produrre video se si è vignaioli, è decisamente più facile rispetto ad altri settori. Vediamo perché.

Ora immagina

È una bella giornata d’inverno e tu lavori in vigna dedicandoti alla potatura delle piante. Svolgi un’attività che ti appartiene, che conosci, che applichi in maniera quasi automatica, senza pensare, come quando guidi l’auto. Un’attività sconosciuta alla maggior parte dei bevitori di vino, a quel pubblico al quale offri il frutto del tuo lavoro.

Ecco che ti si presenta l’occasione, e forse anche l’anelito, di raccontare questo tuo lavoro a chi ti segue sui social network. Le stesse persone che il tuo vino lo bevono, lo portano sulle loro tavole, lo regalano agli amici. Tutto senza porsi troppe domande su come nasce, su quali pratiche umane lo rendono così unico.

Scommetto che con te, in questa bella giornata invernale, hai il tuo smartphone. Non si sa mai che ti cerchi qualche cliente, gli amici o la famiglia, il responsabile di quell’evento al quale parteciperai tra un mese.

Beh, se questa non è un’occasione non so davvero cos’altro sia. In pochi minuti puoi agguantare il tuo smartphone e diffondere una bella diretta video in Facebook, oppure puoi arricchire le tue Stories in Instagram con un contenuto video di pochi secondi, dove mostri e racconti quello che fai e perché lo fai proprio in quel modo. Puoi anche decidere di filmare con calma alcuni momenti del tuo lavoro e pubblicarli in seguito sui tuoi canali social.

L’anima spontanea e in real time garantita dalle funzionalità di alcune piattaforme social legate alla produzione e condivisione di video, rappresenta per te una fonte di libertà espressiva e un’opportunità di comunicazione agile, veloce, immediata e semplice, che non ha davvero senso lasciarsi scappare.

Per tua fortuna non sei un’azienda di moda o di luxory. Non devi per forza allestire un set, contattare un videomaker professionista e immergerti nei meandri della post produzione per realizzare un video che possa essere dignitosamente mostrato.

Per non stare sempre a casa nostra, posto un video d’esempio in Instagram dalla Francia.

Un post condiviso da Jb Lecaillon (@jblfizz) in data: 7 Nov 2017 alle ore 07:10 PST

Ripassiamo gli ultimi dati e le tendenze del settore

Oltre 500 milioni di persone guardano contenuti video ogni giorno in Facebook.

Il traffico video rappresenterà oltre l’80% di tutto il consumo di traffico internet entro i prossimi 4 anni.

I video in diretta si stanno avviando a rappresentare oltre il 13% del traffico video totale.

E se YouTube rimane la piattaforma di riferimento per quanto riguarda i contenuti video, Facebook (con lo zampino di Instagram) sta letteralmente ristrutturando l’intero settore.

Basti pensare al fatto che i video in formato quadrato crescono costantemente in popolarità, ottengono maggior coinvolgimento e sono perfetti per essere fruiti da mobile (si pensi ancora una volta a Instagram).

Le piattaforme ci invitano a produrre video, vogliono che diventiamo dei piccoli videomakers, premiano i video nei loro algoritmi. E tutto perché i video alle persone piacciono, si fruiscono con estrema facilità, sono emotivamente più coinvolgenti di altre tipologie di contenuto, raccontano in maniera più efficace di un’immagine o di un testo.

E se tutto questo ha il lato malinconico di una medaglia che vede nella perdita della capacità di attenzione delle persone e nell’incapacità progressiva di approfondire altre tipologie di contenuto (come i testi scritti), il successo del mezzo video, non ti resta che fare buon viso a cattivo gioco e provare anche tu a comunicare con il tuo target (ops con le tue personas), ricorrendo a immagini in movimento.

La paura resta la bestia da sconfiggere

Forse tutti i draghi della nostra vita sono principesse, che attendono solo di vederci una volta belli e coraggiosi. – Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta

Nei social serve la giusta dose di coraggio. A volte è necessario lanciarsi per scoprire nuove prospettive e possibilità. Un lancio preparato, pianificato e con tutte le attrezzature e sicurezze del caso, ma pur sempre un lancio.

Troppo spesso incontro una sorta si stagnante e timorata cautela nelle aziende del vino a confrontarsi con il mezzo video, soprattutto se parliamo di dirette o di stories in tempo reale. Paura di non essere pronti, di non essere in grado, di non essere predisposti, di non avere i contenuti, di intaccare una reputazione aziendale troppo spesso inutilmente protetta.

Il video soffre, ancora per molti, del retaggio della pubblicità e della TV che lo ha sempre presentato come un prodotto professionale, aziendale e necessariamente costruito. Mentre alla gente comune rimanevano le immagini mosse e l’audio incostante dei filmini in famiglia.

Ma dal super 8, dalla pellicola e direi anche dal vhs e dai dvd, ne abbiamo fatta di strada. La tecnologia oggi ti permette di effettuare riprese video di qualità, con una buona resa audio, anche solo con uno smartphone o poco altro.

Cos’è allora che ti ferma? La tua faccia, la tua voce, le tue idee, sono le stesse che le persone incontrano nelle fiere o quando decidono di venire a trovarti in cantina. Un breve video, anche solo di pochi minuti, può permetterti di parlare a un pubblico che diversamente non potresti raggiungere.

E ora qualche consiglio spicciolo

Un elenco puntato ci sta sempre bene, dicono gli esperti di editing testuale. Ecco dunque alcuni accorgimenti che ti invito a prendere in considerazione prima del tuo lancio nel mondo dei contenuti video:

  • garantisciti almeno uno smartphone di fascia medio alta
  • utilizza un cavalletto se vuoi comprendere anche te nel video, o chiedi aiuto a qualcuno per le riprese
  • mano il più possibile ferma e movimenti il più possibile lenti
  • se puoi, evita di utilizzare la fotocamera centrale
  • se c’è vento puoi dotarti di un piccolo microfono per smartphone (ne trovi molti su Amazon a poco prezzo)
  • racconta in maniera naturale, come se avessi lì con te un ospite curioso e interessato

Se, dopo tutto questo, sei ancora dubbioso, non c’è problema, arriverà anche per te il momento di raccontare il tuo vino e il tuo territorio sui social con dei video in presa diretta. Nel frattempo non dimenticarti di condividere il post.

Fonte: forbes.com


Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.

Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com

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Marco

One Response

  • Giancarlo Baldisserotto 12 Gennaio 2021 at 9:09

    Buongiorno Marco sono un piccolo produttore di vino della zona dell’alto Salento vorrei essere contattato per un approfondimento

    Reply
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    Marco Andreani

    Marco Andreani

    Consulente di marketing digitale per aziende vinicole.

    Sono uno come te, e come te non bevo per dimenticare.

    conoscimi un po' di più

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